RE-BIRTH

La “cura” per affrontare la morte è non legarsi alla vita. È valutare che il tempo trascorso prima della nascita e quello che verrà dopo la morte è infinito, mentre la vita umana, oltre a essere sgradevole è anche breve; ha la durata di un istante e le dimensioni infinitesimali di un punto o forse di qualcosa ancor più piccolo e trascurabile. Alla convulsa esaltazione succede però storicamente – e a livello transdisciplinare - una stoica rassegnazione che fa sì che il pensiero della morte diventi un’ulteriore spinta verso le creazioni dello spirito.

La morte stessa spinge l’uomo ad agire, ad illudersi ancora. La morte è l’illusione stessa, il motore della vita.

In RE-BIRTH questi concetti, centrali nella manifestazione audio-visiva dell’artista, sono portati a nuove altezze e quello che a primo impatto sembra essere uno sconcertante ed inusuale, a tratti macabro, ciclo di vita, assume poi connotazioni avvallate e dedite alla riflessione del fruitore.

RE-BIRTH è un’opera che nasce dall’ibridazione della profonda esplorazione del rapporto tra vita e morte e tra uomo e fauna. La lenta e gravosa uscita dell’individuo umano dalla carcassa dell’animale, atto focale sulla quale si concentra la semantica dell’opera, mostra con accezione apparentemente negativa un output positivo; ma è quindi quest’output positivo davvero? Eva e Adamo, che mangiano dall’albero della conoscenza e divengono mortali, sono il simbolo di ciò. Veniamo da un abisso oscuro, torneremo in un abisso oscuro.

“Non sei tu che parli. Né è soltanto la razza dentro di te a gridare: dentro di te le innumerevoli generazioni degli uomini – bianchi, gialli, neri – si avventano e gridano.

Liberati anche della razza: combatti per vivere tutta la lotta dell’uomo. Guarda come è venuto fuori dagli animali, come lotta per stare in piedi, per dare ordine alle grida inarticolate, per conservare la fiamma in mezzo ai bracieri, per conservare la mente tra le ossa della sua testa.”

Nikos Kazantzakis, Ascetica, translated into Italian with a prologue by Giovanni Bonavia, Reggio Emilia: Citta armoniosa 1982

TOMMASO FALOCI

Materiali: Terra Cruda, legno, calce
Dimensioni singola: 250x150x50cm
International Gabrovtsi ART-NATURE Symposium
"The Nature of the Forest"
Gabrovtsi Village
2023

Sinestesie

Ir-Requiem

Re-Birth

Oro Bianco

Humus

Chrusòs Crypta

Apuano

Ozymandias

© photo: Kalin Mihov

© photo: Iliyana Grigorova

12 mesi dopo

P u t r e f a z i o n e

6 mesi dopo

6 mesi dopo

12 mesi dopo

© photo: Kalin Mihov

© photo: Slacho Slavov

© photo: Kalin Mihov

© photo: Slacho Slavov

P U T R E F A Z I O N E

P u t r e f a z i o n e

P U T R E F A Z I O N E